domenica 18 gennaio 2015

CANCRO AL POLMONE NOVITA' TERAPEUTICA L'IMPORTANZA DI DUE NUOVE MOLECOLE

Due studi americani definiti Atlas e Saturn, emersi nel congresso Asco in Florida, hanno evidenziato che l' anticorpo monoclonale Bevacizumab ed il farmaco biologico Erlotinib sono riusciti a bloccare la crescita del tumore al polmone garantendo al paziente una maggiore sopravvivenza. Lo studio Atlas ha evidenziato che l'associazione dei due farmaci in terapia di mantenimento in particolare nel tumore non a piccole cellule prolungava del 39% la sopravvivenza. Lo studio Saturn ha confermato l'efficacia antitumorale di Erlotinib. Sempre al convegno svoltosi in Flosrida sonostati presentati dei test anti-cancro, finalizzati a colpire in maniera sempre più efficace e mirata i tumori: uno di questi ricerca nell'organismo del paziente una particolare proteina per dare al medico un'idea più precisa di come il soggetto risponderà alla chemioterapia. Alcuni di questi farmaci di ultima generazione sono disponibili anche in Italia. Essendo mirati a una specifica forma tumorale, per il loro impiego è fondamentale una diagnosi più specifica possibile. Dei farmaci innovativi di ultima generazione, è già in Italia il Bevacizumab in combinazione con la chemioterapia, che potrà essere usato per la forma tumorale non squamosa. Blocca la formazione di nuovi vasi e arresta la crescita del tumore. In parole semplici, appartiene alla categoria dei farmaci che “affamano” il tumore facendolo regredire. Altro farmaco, per la forma tumorale non squamosa in prima linea di trattamento, è il pemetrexed che è un chemioterapico non Biologico. Altri farmaco biologico il cetuximab, un anticorpo monoclonale anti EGF che potrà essere utilizzato solo nelle forme con iperespressione del recettore dell’EGF e per questo si comprende quanto sia fondamentale l’individuazione del tipo di tumore nel dettaglio utilizzando l’esame istologico.

Nessun commento:

Posta un commento