mercoledì 19 settembre 2012

LE NANOTECNOLOGIE

 UN TRATTAMENTO AVANZATO NELLA LOTTA AL TUMORE AL SENO

Le nanotecnologie nella cura del cancro sono come dei piccolissimi robot composti da microscopici filamenti di DNA plasmati tra loro con il preciso compito di somministrare i farmaci o inviare altri tipi di "comandi" alle cellule bersaglio.
Nel trattamento del tumore alla mammella lo standard of care è rappresentato dai taxani, per migliorarne l'indice terapeutico è stata utilizzata la nanotecnologia, che sfruttando le proprietà di trasporto naturale dell'albumina, ha sviluppato nanoparticelle di albumina legate a paclitaxel. In tal modo la nanotecnologia ha consentito di trasformare un farmaco insolubile in una forma solubile ed iniettabile in nanoparticelle utilizzando l'albumina umana, che trasporta direttamente il farmaco al tumore.
In questo modo il principio attivo si lega all'albumina in nanoparticelle, e si ottiene il rilascio nel sito tumorale del 49% in più del principio attivo rispetto alla chemioterapia tradizionale riducendosi gli effetti collaterali.
Fra alcunio anni le aziende farmaceutiche , produrrano su vasta scala delle nanoparticelle che veicoleranno i principi attivi del farmaco direttamente sui tessuti dell'organismo malato senza dispersione in altre parti. Perciò questa tecnologia innovativa permetterà ai farmaci di essere più efficaci e meno dannosi perchè saranno in grado di veicolare la molecola attiva direttamente sul bersaglio.



 UN AIUTO CAPACE DI UNA DIAGNOSI PRECOCE NEL TUMORE ALLA PROSTATA

La rilevazione della sarcosina nelle urine rende possibile una diagnosi precoce conun metodo non invasivo. L'idea è stata quella di usare un recettore nanomelocolare con alta affinità con la sarcosina posizionato su una supoerficie di una "wafer" di silicio, un vero e prorpio nano-chip. Questii recettori sono delle vere e proprie  trappole molecolari che legano in modo complementare la sarcosina.
In tal modo si sarà in grado di ricevere informazioni quando ancora la malattia è costituita solo da poche cellule, cioè quando ancora il tumore non esibisce alcuna evidenza clinica alla luce dei metodi diagnostici tradizionali.