lunedì 11 aprile 2011

ALL'OSPEDALE DI VENERE UNA GIOVANE DONNA HA RISOLTO UN CASO "IMPOSSIBILE"

Articolo tratto dal quotidiano Bari Sera pubblicato il 05.02.1997


BUONA SANITA' DIETRO L'ANGOLO UNA STORIA DA RACCONTARE


A.M. vive a Bitonto ed è una mamma giovanissima. Di due bambini che adora. La piccola ha due anni, e non sa ancora che nascere per lei, è stata una scommessa.
E' una storia bella, quella di A., la sua giovane mamma. Le diagnosticano un tumore delle parti molli, al ginocchio sinistro. Per A. iniziano i viaggi della speranza. Prima a San Giovanni
Rotondo, poi a Bologna ed infine a Lione. Il verdetto è inesorabile. Amputazione e concomutante chiemioterapia. Il che equivale per la giovane donna la coonseguente interruzione della gravidanza. Ma A. non si è data per vinta così, tentativi dopo tentativi, arriva a consulto all'Ospedale "Di Venere", dove il dottor Giuseppe Rizzi dopo aver accuratamente studiato il caso e le possibili terapie, decide di seguire il suo intuito. Che gli suggerirà di procedere con una terapia contenitiva, dunque non aggressiva, come la chemio e tentare di salvare il bimbo che porta in grembo. La giovane donna è al settimo mese di gravidanza. Ancora due mesi -pensa lo specialista- poi tenteremo di salvare A. dall'amputazione con la chemio terapia e le altre cure di alto dosaggio.
I pronostici del dr. Rizzi sono premiati dai risultati ed A., che oggi ha 21 anni, è completamente guarita. Le è rimasto solo il ricorso nefasto di quella terribile malattia, dell'angoscia di dover rinunciare ad una gamba ed alla sua bambina.
A.M. senza l'intervento del dottor Rizzi non sarebbe mai nata. E A. oltre a rinunciare ad un arto non avrebbe la felicità di vederla gironzolare per casa, vivacissima.
Un caso di buona sanità in salsa barese. E' una notizia? Lo è di più l'assunto che i viaggi della speranza spesso possono risolversi in verdetti terribili ed ingiusti, mentre dietro l'angolo di casa, nei nostri ospedali si esercita con abnegazione e professionalità il mestiere di Ippocrate. Qualche volta, come in questo caso, anche con il cuore. E' la stessa A. a raccontare che il dottor Rizzi, l'ha curata privata curatamente per due anni, e sempre assolutamente a titolo gratuito..
Gli ultimi controlli hanno sortito una doagnosi entusiasmante che sgombera il campo da possibili ricadute. Ed A. che è recentemente volata a Lione ne ha avuto conferma.