domenica 3 febbraio 2013

UN PO’ DI CHIAREZZA SULLA SIGARETTA ELETTRONICA CONSIDERANDO I PARERI DISCORDANTI DEL MONDO SCIENTIFICO


Non è ancora chiaro se la sigaretta elettronica sia in grado di aiutare a smettere di fumare senza danni per la salute, dato che ancora ad oggi non esistono studi e ricerche scientifiche sufficienti a stabilire la sicurezza e l’efficacia come metodo per la dissuefazione.

Sicuramente credo che andrebbero regolamentate come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti del tabacco.

Per prima cosa ho cercato  di capire  cos’è e come funziona la sigaretta elettronica per poter dare un giudizio da un punto di vista medico oncologico .

 Si tratta di un dispositivo elettronico a batteria ricaricabile, chiamato atomizzatore, che produce del vapore tratto da un mix di elementi: glicole propilenico, glicerolo, aromi naturali e nicotina.

Da questa prima analisi posso trarre l’esistenza di una nota positiva, sicuramente una diminuzione dei rischi per la salute in assenza di un processo di combustione; infatti, non vengono prodotte quelle comuni sostanze cancerogene, che tradizionalmente scaturiscono dalla sigaretta e che sappiamo  quanto siano state e sono incisive  all’insorgere di varie patologie tumorali, in  particolare ma  non esclusivamente, polmonari.

Però trovandoci  davanti a un processo di vaporizzazione sorge l’obbligo di fare una prima valutazione medica, sconsigliando al paziente asmatico l’uso della sigaretta elettronica considerando le manifestazioni  di grave intolleranza sintomatologica quali tosse incontrollabile e attacchi di dspnea .

Concordo quindi sulla posizione assunta dal Prof. Resta Direttore della Pneumologia dell’Università di Bari che, anche  sulla base di primi rilevamenti, sostiene che la sigaretta elettronica può causare una patologia acuta al soggetto asmatico.

Un team di cardiologi hanno invece escluso la dannosità al cuore ed alle vene.

Bisogna sempre fare attenzione al liquido che viene utilizzato per la vaporizzazione:

Da alcune ricerche è emerso che  le sostanze che contiene la sigaretta elettronica sono:

-        il Glicole Propilenico:  solvente che viene utilizzato per permettere alle sostanze di disciogliersi nei liquidi. È utilizzato sia in campo alimentare che farmaceutico e non è cancerogeno;

-       Il Glicerolo vegetale:  una sostanza usata nella composizione di sciroppi, creme e cosmetici. Trova uso anche come additivo alimentare. Non presenta controindicazioni ;

-       Acqua ed  Aromi alimentari.

A parte questi componenti, a scelta del consumatore potrebbe essere presente la nicotina.

La nicotina al contrario di quanto pensano molti, non è cancerogena. Il suo difetto peggiore è che crea dipendenza.

Il fumatore che decide di usufruire della sigaretta elettronica e di abbandonare quella tradizionale, può calibrare la misura di nicotina da inserire nella ricarica e ciò gli consentirebbe di diminuire notevolmente il quantitativo e la relativa dipendenza.

 

Quindi alla luce di quanto  sopra ed in conclusione ritengo che il problema debba essere seriamente studiato dal punto di vista scientifico sui grandi numeri per quantizzare nel tempo la funzionalità, l’efficacia ed eventualmente anche la sua dannosità verso tipologie di pazienti.

Mi preme, comunque, di sconsigliare l’uso della sigaretta elettronica sicuramente ai minori ed ai giovani che portati dagli input della moda sociale potrebbero avvicinarsi alla sigaretta elettronica e poi anche potrebbero scegliere l’utilizzo del fumo tradizionale.

 

Ma auguro anche che, nell’ottica della cultura della prevenzione che lo Stato adotta a tutela dell’individuo, gli studi scientifici sull’uso della sigaretta elettronica siano condotti con serietà e serenità, tentando di  ricondurla nell’alveo della prevenzione come  mezzo di dissuasione.
Dott. Giuseppe Rizzi 

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