Non è ancora chiaro se la sigaretta elettronica
sia in grado di aiutare a smettere di fumare senza danni per la salute, dato
che ancora ad oggi non esistono studi e ricerche scientifiche sufficienti a
stabilire la sicurezza e l’efficacia come metodo per la dissuefazione.
Sicuramente credo che andrebbero
regolamentate come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come
prodotti del tabacco.
Per prima cosa ho cercato di capire cos’è e come
funziona la sigaretta elettronica per poter dare un giudizio da
un punto di vista medico oncologico .
Si tratta di un dispositivo elettronico a
batteria ricaricabile, chiamato atomizzatore, che produce del vapore tratto da
un mix di elementi: glicole propilenico, glicerolo, aromi naturali e nicotina.
Da questa prima analisi
posso trarre l’esistenza di una nota positiva, sicuramente una diminuzione dei
rischi per la salute in assenza di un processo di combustione; infatti, non
vengono prodotte quelle comuni sostanze cancerogene, che tradizionalmente scaturiscono
dalla sigaretta e che sappiamo quanto
siano state e sono incisive all’insorgere
di varie patologie tumorali, in
particolare ma non esclusivamente,
polmonari.
Però trovandoci davanti a un processo di vaporizzazione sorge
l’obbligo di fare una prima valutazione medica, sconsigliando al paziente
asmatico l’uso della sigaretta elettronica considerando le manifestazioni di grave intolleranza sintomatologica quali
tosse incontrollabile e attacchi di dspnea .
Concordo quindi sulla
posizione assunta dal Prof. Resta Direttore della Pneumologia dell’Università
di Bari che, anche sulla base di primi
rilevamenti, sostiene che la sigaretta elettronica può causare una patologia
acuta al soggetto asmatico.
Un team di cardiologi hanno
invece escluso la dannosità al cuore ed alle vene.
Bisogna sempre fare attenzione al liquido che
viene utilizzato per la vaporizzazione:
Da alcune ricerche è emerso che le sostanze che
contiene la sigaretta elettronica sono:
- il Glicole Propilenico: solvente che viene utilizzato per permettere
alle sostanze di disciogliersi nei liquidi. È utilizzato sia in campo
alimentare che farmaceutico e non è cancerogeno;
- Il Glicerolo vegetale: una sostanza usata nella composizione di
sciroppi, creme e cosmetici. Trova uso anche come additivo alimentare. Non
presenta controindicazioni ;
- Acqua ed Aromi alimentari.
A parte questi componenti, a scelta del
consumatore potrebbe essere presente la
nicotina.
La nicotina al contrario di quanto pensano
molti, non è cancerogena. Il suo difetto peggiore è che crea dipendenza.
Il fumatore che decide di usufruire della
sigaretta elettronica e di abbandonare quella tradizionale, può calibrare la
misura di nicotina da inserire nella ricarica e ciò gli consentirebbe di diminuire
notevolmente il quantitativo e la relativa dipendenza.
Quindi alla luce di quanto sopra ed in conclusione ritengo che il
problema debba essere seriamente studiato dal punto di vista scientifico sui
grandi numeri per quantizzare nel tempo la funzionalità, l’efficacia ed
eventualmente anche la sua dannosità verso tipologie di pazienti.
Mi preme, comunque, di sconsigliare l’uso
della sigaretta elettronica sicuramente ai minori ed ai giovani che portati
dagli input della moda sociale potrebbero avvicinarsi alla sigaretta
elettronica e poi anche potrebbero scegliere l’utilizzo del fumo tradizionale.
Ma auguro anche che, nell’ottica
della cultura della prevenzione che lo Stato adotta a tutela dell’individuo,
gli studi scientifici sull’uso della sigaretta elettronica siano condotti con
serietà e serenità, tentando di ricondurla
nell’alveo della prevenzione come mezzo
di dissuasione.
Dott. Giuseppe Rizzi
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